La Fondazione Emanuele Cacherano di Bricherasio le giornate del F.A.I. 2021
La Fondazione Emanuele Cacherano di Bricherasio nelle giornate del 15 e 16 maggio 2021 ha aperto le porte al F.A.I ed al migliaio di visitatori che abbiamo accolto con gioia ed accompagnato ad immergersi nella natura, nella storia ed in cimeli preziosi.
Gli immobili sede della Fondazione, per quanto finanziariamente possibile, sono stati riportati al decoro almeno al piano terra e resi fruibili per conferenze, dibattiti, esposizioni e sale dedicate alla memoria storica di quanto la Contessa Sofia di Bricherasio aveva scelto per il sociale, la dedizione agli altri, la cultura e la socialità.
Nelle due giornate di riapertura al pubblico, auspicio di continuità e di ampliamento dell’offerta culturale e di ospitalità, il clima è stato favorevole ed infatti è stato possibile esporre l’auto del Conte Emanuele in arrivo dal Museo dell’Auto di Torino, da quale non usciva da decenni…
insieme ai Landau e Milord dalla famiglia Nicolotti Furno, l’Omnibus n. 1 della tratta Ivrea Biella esposto da Adamo Martin, oltre ai finimenti della Selleria Moirano che tra i clienti annoverano musei quali il Museo del Risorgimento e case reali come la Casa Reale Inglese. Certamente ‘pezzi di valore’ che insieme ricordano il passaggio dalla carrozza all’auto.
In esposizione in una delle sale, una mostra di Ennio Cobelli dal titolo ‘La Geografia di un’altra storia’ sull’ambiente come lo ritroviamo oggi: devastato, depredato, inquinato, ma che nella sala dedicata ai papi ed alti prelati che hanno inviato nel tempo un pensiero alla Fondazione ha esposto una sua copia del Caravaggio, la Madonna dei Pellegrini, in onore anche alla Via Francigena sul cui percorso si trova il complesso della Fondazione. Sempre lo stesso Cobelli ha presentato sul prato delle conferenze e nella sala dei dibattiti una sua opera, la prima donata alla Fondazione alla sua riapertura, che rappresenta l’evoluzione dalla ruota della carrozza alla ruota dell’auto fino alla ruota della 500 Fiat elettrica, in onore anche al Conte Emanuele fondatore della Fiat e dell’A.C.I.
Presenti una carrellata di prestigiosi personaggi :
Dott. Davide Furfaro, docente e responsabile del Tutoring e Orientamento dell ‘Its Tessile Abbigliamento Moda di Biella, ma per il Fai presidente della delegazione di Biella che in prosecuzione collaborativa con la precedente presidente Francesca Chiorino, ha sostenuto la proposta di visita alla Fondazione Bricherasio; suo è il ringraziamento a fine evento:
L’ing. Davide Lorenzone, il giovane e brillante conservatore e responsabile del Centro di Restauro del Mauto (Museo dell’Auto di Torino) che ha permesso ed accompagnato l’auto all’esposizione nel prato sopra all’emiciclo della Fondazione; si tratta del modello Fiat 1901 8hp 2 cilindri guidata dal Conte Emanuele durante il primo giro d’Italia automobilistico appunto del 1901 e per 1642 chilometri.
La Famiglia Nicolotti Furno, collezionisti di carrozze d’epoca ed in particolare Massimo Nicolotti esperto di cavalli da sella e attacchi, fondatore di G.I.A. Gruppo italiano attacchi che nella sala delle conferenze ha incontrato il pubblico parlando di ‘La transizione dalla carrozza all’auto’.
L’Architetto Adriano Vanara per anni responsabile del patrimonio immobiliare di Fiat spa che nella luce del prato balconata della Fondazione, ha intrattenuto i visitatori parlando del Conte Emanuele, fondatore di Fiat, delle vicende legate a questa Fondazione e della prematura scomparsa del Conte in circostanze misteriose alla giovane età di 35 anni nel castello di Agliè.
Il signor Marco Zane, massimo esperto vivente in materia di carrozze e della storia della ruota dalla nascita ad oggi, che nel suo studio di Brescia ha sviluppato una importante ricerca su circa 200 modelli di carrozze nei dettagli costruttivi e funzionali.
Il signor Adamo Martin di Tarantasca -Cn – titolare di scuderia e fornitore di servizi con carrozze trainate da cavalli bianchi ed in Omnibus, eccellenza italiana nel settore, che ha fornito l’Omnibus n. 1 esposto di fronte alla piccionaia della Fondazione ed ha tenuto una relazione su carrozze e cavalli insieme a
Chiara Moirano ed al padre Felice e zio Giacomo titolari dell’omonima selleria ‘finimenti per cavalli dal 1930’ dove realizzano e restaurano finimenti preziosi; accanto al milord 1880 gli esperti Moirano e Martin hanno intrattenuto un pubblico attento e coinvolto su “Finimenti e cavalli..antico motore”.
Presenza gradita anche quella dell’Arch. Carella Antonio, fondatore di R.A.C.I. Registro Ancetrés Club Italia ‘La Storia della Locomozione’, appassionato e grande esperto di auto d’Epoca e titolare di archivi e documenti storici di rilievo.
La Fondazione è stata lieta di ospitare anche l’avv. Stefano Barbero Assessore alla Cultura del Comune di Fubine –Al- doveè visitabile la Cappella Bricherasio, edificio religioso che comprende la cappella funebre e la cripta dei conti Cacherano di Bricherasio, in cui sono sepolti, o vi sono ricordati con lapide, membri della famiglia, fra cui il conte Emanuele e la sorella, contessa Sofia. Qui sono presenti opere dello scultore Leonardo Bistolfi, autore anche del rosone a bassorilievo all’ingresso della Fondazione Bricherasio in Morzano.
Le conferenze in questa avventura della Fondazione sono state principalmente rivolte al mondo dei cavalli e delle carrozze, perché proprio dall’interesse e passione che il Conte dedicava a questi, gli fecero vibrare l’intuizione della carrozza con un motore, ovvero l’auto e da qui, strada facendo giungere alla Fondazione e Costituzione di Fiat ed il momento della firma è rappresentato all’ingresso della Fondazione nel rispetto della figura cui è dedicata la Fondazione.
Queste due giornate del Fai sono state la scintilla di ripartenza della Fondazione, che nel rispetto delle intenzione della fondatrice rivolte al sociale ed agli altri e compatibilmente con le risorse finanziarie bisognose di rimpinguamento, ha veramente il desiderio di riqualificazione, di socialità, di condivisione e di passione per il bello.
Nei progetti c’è anche la ristrutturazione di un immobile di rara bellezza, ma ancora chiuso al pubblico ed al suo interno far vivere una biblioteca di prestigio consultabile in loco, con una sezione di prestito d’uso ed un’altra di biblioteca diffusa….. Ci auguriamo che il sogno divenga realtà…così come è successo fin qui!
Grazie per la partecipazione ed il sostegno!
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